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Spettro Completo, Biomassa, Doppia Estrazione… Comprendere la terminologia della Micoterapia

    Gli integratori alimentari a base di funghi medicinali stanno guadagnando sempre più popolarità. Reishi, Hericium (Lion’s Mane), Chaga, Cordyceps… Questi nomi, un tempo conosciuti solo dagli esperti, sono ora diffusi anche al di fuori della comunità scientifica, grazie a una fiorente comunità di appassionati. La Micoterapia, ovvero l’uso delle molecole bioattive dei funghi per scopi salutistici, si è consolidata come una risorsa importante nel panorama degli integratori alimentari.

    Tuttavia, dietro a tutta questa crescente pubblicità e interesse, si cela una sfida: decifrare le etichette dei prodotti e comprendere una terminologia che spesso oscilla tra il tecnicismo e il marketing. Termini come “spettro completo“, “biomassa“, “micelio” o “primordi” sono frequentemente utilizzati senza una spiegazione chiara e comprensibile. In realtà, dietro alcune di queste espressioni si nascondono pratiche che minano la qualità del prodotto, ingannando il consumatore riguardo al valore reale del suo acquisto.

    Perché questo articolo?

    Perché in Hifas da Terra crediamo fermamente che il potere dei funghi risieda soprattutto nella loro qualità, nel modo in cui vengono prodotti e nella loro composizione precisa. La nostra missione è fornire gli strumenti per decifrare questa giungla di termini e permetterti di distinguere un buon integratore da un prodotto che si basa più sul marketing che sull’efficacia.

    Decifrare la terminologia della Micoterapia

    Per orientarsi senza timore nell’ampio panorama degli integratori alimentari a base di funghi, è fondamentale comprendere la terminologia utilizzata.

    I termini impiegati possono essere, in alcuni casi, scientificamente corretti, ma altre volte sono scelti più per scopi di marketing. Questa terminologia può influenzare le nostre scelte d’acquisto, spesso senza che ne comprendiamo appieno il significato.

    In questa sezione, analizziamo nel dettaglio i termini e le espressioni che circondano gli integratori a base di funghi medicinali, per aiutarti a fare scelte consapevoli e informate.

    "Spettro completo": un concetto ambiguo

    In senso stretto, un estratto a “spettro completo” dovrebbe contenere tutti i composti bioattivi del fungo, sia quelli idrosolubili (estratti con acqua calda) sia quelli liposolubili (estratti con alcol). Questo processo garantisce la massima biodisponibilità, eliminando la chitina, un polisaccaride strutturale indigeribile che intrappola i composti bioattivi all’interno delle pareti cellulari fungine.

    Tuttavia, alcuni produttori utilizzano il termine “spettro completo” per riferirsi a miscele contenenti micelio, substrato di coltura e sporoforo, diluendo così la concentrazione di bioattivi e allontanandosi dal concetto di un vero estratto a spettro completo. Sebbene questi prodotti possano sembrare validi, in realtà offrono spesso benefici limitati.

    A questo punto, si potrebbe ancora pensare che questi prodotti non siano di scarsa qualità, ma è fondamentale considerare che, quando un fungo viene coltivato su un substrato solido, quest’ultimo gioca un ruolo cruciale nella composizione del prodotto finale.

    "Biomassa" - Una composizione da analizzare attentamente

    Il termine “biomassa” si riferisce generalmente all’insieme dei componenti prodotti durante il ciclo di crescita di un fungo. Tuttavia, è importante sottolineare che la biomassa include spesso anche il substrato di coltura (come grani e cereali) che non è completamente degradato dal fungo stesso.

    Di conseguenza, una parte significativa del prodotto finale potrebbe essere costituita da amido, riducendo così la concentrazione di composti attivi come i β-glucani e i triterpeni.

    Ma perché aggiungere amido agli integratori? La risposta risiede nel fatto che l’amido è un polisaccaride, proprio come i β-1,3/1,6-D-glucani. Questo permette di aumentare artificialmente i livelli di polisaccaridi dichiarati nel prodotto, considerando che i cereali sono molto più economici e facili da produrre rispetto ai funghi medicinali.

    "Micelio" - La sfida della coltivazione e della trasformazione

    Il micelio, spesso descritto come la “radice” del fungo, è un insieme di filamenti (ife) che assorbono nutrienti per sostenere la crescita del fungo stesso. Sebbene contenga metaboliti secondari di interesse, il micelio coltivato su grani (MOG, Mycelium on Grain) può includere elevate quantità di residui di cereali non digeriti.

    Questo metodo di produzione può portare a un prodotto finale con una percentuale di carboidrati significativamente superiore rispetto ai composti bioattivi tipici del fungo. Per questo motivo, è preferibile scegliere estratti derivati da micelio puro (coltivato in bioreattore) o da corpi fruttiferi (sporofori).

    "Sporoforo" - Il riferimento per gli integratori di alta qualità

    Lo sporoforo, ovvero la parte visibile e raccolta del fungo, rappresenta solitamente il punto di massima concentrazione di bioattivi. Qui si trovano, ad esempio, i triterpeni nel Reishi o la cordicepina nel Cordyceps.

    Nella maggior parte dei casi, gli sporofori sono anche le uniche parti del fungo autorizzate per l’uso negli integratori alimentari.

    Tuttavia, esistono eccezioni, come il Chaga, il cui principale interesse terapeutico risiede nei metaboliti bioattivi prodotti dal micelio mentre interagisce con il suo ospite, l’albero di betulla.

    Metodi di estrazione: cosa significa?

    L’efficacia della Micoterapia dipende in parte dal metodo di estrazione utilizzato. I composti bioattivi presenti nei funghi (β-1,3/1,6-D-glucani, triterpeni e altri metaboliti specifici) sono spesso intrappolati nella chitina, una fibra insolubile e di difficile digestione per l’organismo umano. L’estrazione consente di liberare questi composti e renderli biodisponibili e quindi efficaci per il benessere dell’organismo.

    Ogni metodo di estrazione presenta vantaggi e limiti, e la scelta dipende dal tipo di fungo e dai benefici desiderati. Ecco un riepilogo dei principali metodi di estrazione utilizzati.

     

    1. Estrazione semplice: acqua o alcol

    Questo metodo prevede l’uso di un unico solvente, che può essere acqua calda (ideale per estrarre composti idrosolubili come i β-glucani), alcol (utilizzato per solubilizzare composti liposolubili, come i triterpeni). Tuttavia, l’uso di un solo solvente limita la gamma di composti estratti, rendendo l’estrazione potenzialmente incompleta.

     

    2. Doppia estrazione: acqua calda + alcol

    Questa tecnica combina l’uso di entrambi i solventi per ottenere sia i composti idrosolubili che quelli liposolubili, assicurando migliore biodisponibilità, maggiore stabilità e conservazione dei composti bioattivi, un’estrazione a spettro completo. Anche se il processo è più costoso, rappresenta lo standard di qualità nell’industria della Micoterapia.

     

    3. Estrazione con ultrasuoni

    Questa tecnologia innovativa utilizza onde ultrasoniche per rompere le pareti cellulari dei funghi, liberando i composti attivi. Si tratta di un processo rapido, efficace e preserva i composti termosensibili, ma può richiedere un trattamento successivo per isolare alcuni bioattivi specifici.

     

    4. Estrazione per fermentazione

    Questo metodo biologico stimola i funghi a produrre una maggiore quantità di metaboliti secondari prima dell’estrazione. Ad esempio, nel Cordyceps, può incrementare la sintesi di cordicepina. È particolarmente efficace per alcuni metaboliti bioattivi ma si tratta di un processo lungo, costoso e meno adatto ad alcuni tipi di funghi.

     

    5. Estrazione semplice per macerazione

    Tecnica tradizionale che prevede un’immersione prolungata del fungo in un solvente come acqua o alcol. Si tratta di un metodo delicato e poco costoso, ma meno efficace nell’estrazione di composti intrappolati nella chitina.

    Ora tocca a te!

    Sei pronto a mettere alla prova le tue conoscenze sulla micoterapia? Ora che hai tutte le chiavi per analizzare le etichette degli integratori a base di funghi e capire i segreti della loro composizione, è il momento di agire!

     

    Di seguito ti presentiamo tre esempi di prodotti con le informazioni riportate sulle loro etichette. Riflettici bene: quale di essi si distingue per qualità?

    Prenditi qualche istante per riflettere sulla tua risposta e poi verifica le tue conclusioni. Ricorda che una scelta informata è la chiave per ottenere benefici reali per la tua salute!

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    Prodotto n°1

    Punti di forza: doppia estrazione, che consente un migliore recupero dei composti idrosolubili e liposolubili.
    Punti deboli: il termine “spettro completo” è ambiguo e potrebbe indicare la presenza di un substrato (grano o altro). Inoltre, la mancanza di dettagli sulle molecole bioattive presenti impedisce di valutare la reale qualità terapeutica del prodotto.

     

    Prodotto n°2

    Punti di forza: estrazione semplice con alcol, utile per isolare composti specifici come i triterpeni.
    Punti deboli: non contiene β-1,3/1,6-D-glucani, molecole chiave per la micoterapia. Inoltre, la menzione di “biomassa” suggerisce la possibile presenza di un sostrato non necessario, che potrebbe diluire la concentrazione di bioattivi.

     

    Prodotto n°3

    Punti di forza: utilizza un estratto 100% concentrato di micelio, con un metodo che preserva e ottimizza le molecole bioattive.
    Punti deboli: l’etichetta non indica il contenuto di molecole bioattive. Senza questa informazione, non è possibile verificare se si tratta effettivamente di un prodotto efficace per la micoterapia.

     

    Anche se i metodi di estrazione o l’assenza di materie prime aggiuntive in un prodotto possono sembrare rassicuranti, in ciascuno degli esempi analizzati manca un dato cruciale: la quantificazione delle molecole bioattive specifiche. Perché è così importante?



    Un rapporto allarmante sul mercato degli integratori alimentari

    Uno studio condotto in Italia ha rivelato che circa il 68,4% degli integratori a base di funghi medicinali non soddisfa i criteri di qualità o di identificazione dichiarati.

     

    Questa percentuale evidenzia una frequente mancanza di rigore nella produzione e commercializzazione di questi prodotti, con composizioni che spesso differiscono dalle affermazioni riportate in etichetta.

     

    Come fare una scelta consapevole ed efficace?

    • Cerca etichette che specificano le molecole bioattive presenti, ad esempio:
    • Evita termini generici come “polisaccaridi totali”, che possono includere composti non bioattivi.
    • Scegli betaglucani fungini (1,3/1,6), riconosciuti scientificamente per i loro benefici sul sistema immunitario e sulla salute generale.

    L'importanza della tracciabilità e delle analisi di laboratorio

    Analisi di laboratorio rigorose, combinate con una tracciabilità trasparente, sono essenziali per garantire l’autenticità e l’efficacia di un integratore alimentare. Senza queste garanzie, anche un prodotto etichettato come “100% funghi” potrebbe rivelarsi inefficace.

    La quantificazione dei principi attivi bioattivi è l’unico vero criterio di valutazione, più importante delle promesse relative al metodo di estrazione o all’origine naturale. Assicurati sempre di poter verificare questi elementi prima di scegliere un prodotto.

    Hifas da Terra: un'azienda leader nella biotecnologia

    Esperti in biotecnologia, da 25 anni ci impegniamo a sviluppare processi di produzione specifici per ogni fungo, rispettando le sue caratteristiche uniche. Ogni specie possiede molecole bioattive diverse, che richiedono metodi su misura per massimizzare il potenziale.

     

    Attraverso analisi quantitative approfondite sulle ceppi fungini, studiamo i loro profili bioattivi e sviluppiamo processi di estrazione e produzione ottimizzati.

     

    Per garantire una qualità impeccabile, adottiamo il “Sistema di Qualità Hifas”, che monitora ogni fase, dalla coltivazione dei funghi fino alla formulazione finale. In questo modo, offriamo ai nostri clienti prodotti affidabili, efficaci e di altissima qualità.

     

    Scopri il nostro processo di estrazione in questo video.

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